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Misteri tra Veneto ed Emilia!
Oggi vi parliamo di Beatrice, nata nel 1226 nel Castello di Calaone, figlia di Azzo VII d'Este e Giovanna di Puglia. Fin da
piccola Beatrice sentì la chiamata religiosa e si stabilì nel monastero di Sant'Antonio in Polesine che sorge su un'isola fluviale del Po.
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Beatrice morì a 36 anni ma l'acqua usata nel suo rito funebre diventò una reliquia miracolosa e richiesta dai tanti fedeli.
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Il liquore miracoloso era così richiesto che ad ogni ricorrenza annuale della morte di Beatrice le consorelle estraevano il cadavere dal sarcofago, lo lavavano e raccoglievano l'acqua da offrire al popolo. Il macabro rituale continuò fino al 1512 quando i resti della monaca ormai decomposti si raccolsero su un'urna e vennero poi deposti in un'arca di marmo.
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Alcuni anni dopo anche il marmo iniziò a stillare dell'acqua! Un fenomeno che accade anche oggi e che tra ottobre/novembre e fino al mese di marzo permette di raccogliere dai cinque ai sette litri di questa "acqua santa"
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Se vi trovate in questa zona, vi consigliamo di ammirare gli affreschi della scuola giottesca e di approfittare della visita gratuita nei seguenti orari: lunedì a sabato, 9.30-11.30 e 15.15-16.45. Il luogo è chiuso la domenica e nei giorni festivi.