Lago di Corlo
Appena si lascia Feltre cominciano i prati e i boschi, incorniciati dall'incantesimo del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, che si allunga tra le valli del torrente Cismon a ovest e del fiume Piave a est.
Paesaggi drammatici, intensi, selvaggi, che UNESCO ha riconosciuto come patrimonio dell'umanità e che tutti qui ricordano come le montagne di Dino Buzzati. L'autore di 'Bàrnabo delle montagne' e 'il segreto del bosco vecchio' infatti era originario di San Pellegrino, una piccola località a 25 km da Feltre, subito prima di Belluno e, anche quando si trasferì a Milano per lavorare al Corriere della Sera, quelle rocce e quei dirupi gli rimasero nel cuore.
"Qui", scriveva Buzzati, "si formano valli che non ho mai visto da nessun'altra parte, identiche ai paesaggi di certe vecchie stampe del romanticismo, con la stessa solitudine, gli stessi inverosimili dirupi, mezzo nascoste da alberi e cespugli pencolanti sull'abisso..."
Si riferiva ai 2500 metri delle vette dello Schiara e del Sass de Mura, o più probabilmente ai monti del Sole, con le loro bianche pareti a picco che sprofondano in boschi e prati verdissimi.
"Qui", scriveva Buzzati, "si formano valli che non ho mai visto da nessun'altra parte, identiche ai paesaggi di certe vecchie stampe del romanticismo, con la stessa solitudine, gli stessi inverosimili dirupi, mezzo nascoste da alberi e cespugli pencolanti sull'abisso..."
Si riferiva ai 2500 metri delle vette dello Schiara e del Sass de Mura, o più probabilmente ai monti del Sole, con le loro bianche pareti a picco che sprofondano in boschi e prati verdissimi.
Tratto da: 25 piccole città imperdibili